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Endurance

Nel 1914 Ernest Henry Shackleton organizza una spedizione al Polo Sud con l’obiettivo di compiere la prima traversata del continente antartico. La nave ai suoi comandi, profeticamente chiamata Endurance (sopportazione, resistenza) il 19 gennaio 1915 resta intrappolata tra i ghiacci, che si compattano intorno allo scafo. L'equipaggio, in attesa dell'allentamento della morsa, trascorre le giornate cacciando pinguini, allenando i cani, ed improvvisando spettacoli teatrali.

Purtroppo, appare sempre più evidente che la morsa, anziché allentarsi, si stringe. A fine ottobre (nove mesi dopo!) la nave, stritolata, affonda. Si ritrovano sulla banchisa, dove a lungo devono sopravvivere assediati dall’incertezza e dal gelo, fino a quando il ghiaccio inizia a spaccarsi, e possono (ulteriori sei mesi dopo!) mettere in acque le tre scialuppe a vela che avevano tirato via dall’Endurance. Facendo ricorso a capacità marinare che oggi nessuno si sogna minimamente di avere navigano nelle tempeste antartiche avendo come strumentazione di orientamento un unico sestante rimasto funzionante, ed approdano eroicamente all’Isola dell’Elefante, nel mese di aprile del 1916. L’isola è un luogo freddo, selvaggio ed inospitale fuori da qualsiasi rotta, e suo malgrado Shackleton deve rimettersi in viaggio. Lascia il grosso dell’equipaggio accampato, e con un gruppo scelto dopo pochi giorni riprende il mare, affrontando l’ennesima prova di sopportazione e resistenza. Raggiungono incredibilmente la Georgia del Sud, attraccando nella parte opposta rispetto a quella in cui si trova la stazione dei balenieri. Affrontano allora una vera e propria traversata alpinistica dell’isola, che dura molti giorni, al termine della quale possono infine dirsi salvi. Per questioni economiche e di maltempo, l’equipaggio rimasto sull’Isola dell’Elefante potrà essere recuperato solo il 30 agosto 1916

 Questa straordinaria e terribile avventura è presa spesso ad esempio come emblema della razionalità dell’uomo ed inno alla resilienza, cioè la capacità di sopportare e perseverare. Abitualmente nei moderni corsi aziendali di management la figura di Shackleton è sempre più spesso citata come esempio di leadership. Alla fine dell’epopea degli uomini dell’Endurance non si conterà neanche un morto. Una ulteriore conferma dello spirito di squadra di quell'incredibile pugno di uomini.

               (settembre 2012)
Recensione di:
Lansing, A., Endurance. L'incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud (1959). Trad. it TEA, 2003, 2011.
(acquistato per 8,60 euro; tempo di lettura, 15 ore/treno)