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In vetta senza scorciatoie
In vetta senza scorciatoie, è il titolo del libro che segnalo pur non avendolo letto. L’ha scritto
l’alpinista americano Ed Viesturs con l’aiuto del giornalista specializzato
David Roberts. Traggo questa informazione da un articolo apparso il 15.07.2007
sul “Domenicale”, il supplemento culturale che accompagna il Sole 24 Ore ogni
domenica. Viesturs appartiene alla ristretta èlite degli alpinisti che hanno
scalato tutti i 14 Ottomila, per altro senza bombole d’ossigeno.
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Scrive Andrea
Casalegno, l’autore dell’articolo: “… le sue ascensioni si caratterizzano
soprattutto per la più importante delle virtù alpinistiche: la prudenza. Più di
una volta Ed ha rinunciato alla vetta, anche quando era a portata di mano,
perché le condizioni del tempo sconsigliavano di proseguire o per aiutare altre
cordate in difficoltà.
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Collegamenti:
< Sole 24 Ore
L'articolo del Sole 24 Ore di cui
parla la recensione
< Corbaccio
La pagina del sito della casa
editrice Corbaccio in cui si presenta il libro
< Ed
Viesturs
Il sito dell'alpinista Ed Viesturs |
Viestus rivendica con orgoglio il suo rispetto per la
vita, che gli ha permesso di ritornare ogni volta tutto intero da sua moglie
Paula e dai tre figli…”. Nella letteratura di montagna, si privilegia di solito
l’epica, il racconto dell’impresa, la descrizione di passaggi e temperature
impossibili. Molto meno la preparazione fisica che si è dovuto effettuare per
la scalata. Ancora meno, praticamente mai, la preparazione psichica, al punto
che si dubita avvenga. Quale consapevolezza si costruisce dei rischi che si
correranno? Come si prepara un alpinista a rinunciare? E, soprattutto, quanti
effettivamente riescono a farlo? Viesturs nel libro afferma: “Nel dubbio non si
va avanti, si torna indietro”. Una lettura da raccomandare. |
(luglio 2007) |
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Recensione di:
Viesturs, E., In vetta senza
scorciatoie (2006). Tr. it. Casa Editrice
Corbaccio, 2007.
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