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La vedova scalza
"Me lo portarono a casa un mattino di giugno, spoiolato e smembrato a
colpi di scure come un maiale. Neanche una goccia di sangue gli era
rimasta". Inizia così la storia di Mintonia e Micheddu, la
storia di un amore in Barbagia durante il fascismo. "Io non versai
neanche una lacrima. Non per disamore, come pensò qualche
limbipudia, e neanche perché avevo finalmente smesso di
soffrire, come disse qualche bagassa vezza del vicinato di Pedi Pudios.
Io piansi dentro, perché quello per mio marito era amore grande
[...]" |
Salvatore
Niffoi vive e lavora a Orani, in provincia di Nuoro, ed il romanzo
dell'amore di Mintonia e Micheddu è anche il romanzo della
Sardegna, delle questioni regolate con la leppa e del sole che
riempie di sé i luoghi ed il vino, mai chiamato rosso, ma nero.
Questo sito di trekking, laicità ed arrampicata, è anche
un omaggio continuo alla Sardegna, camminata in lungo e largo, con
amore. Una terra straordinaria, selvaggia, aspra. A due facce: una, conosciuta con lo
zaino in spalla, fatta di grifoni, calcare e ginepri, che fa
descrivere le braccia del giovane protagonista "forti e lecciose";
l'altra,
incontrata nelle pagine di Niffoi, impastata di pattadese, rancori
e violenza, terribile, da cui sarà "spoiolato" Micheddu, e dalla quale
fuggirà Mintonia, non prima di avere barattato il proprio corpo
per una gola tagliata.
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